
“L’Unione europea attivi immediatamente il Fondo di Solidarietà dell’UE per aiutare l’Italia in seguito ai danni causati dal corona virus,” è la richiesta dell’Europarlamentare friulano Marco Dreosto (Lega) in seguito al diffondersi del virus e delle misure che stanno paralizzando l’Italia e penalizzando l’economia, specie delle regioni del Nord Italia.
“La chiusura precauzionale degli esercizi commerciali, degli uffici, alberghi e scuole stanno danneggiando l’economia delle regioni che sono state colpite dal virus. Tra i soggetti più colpiti non possiamo dimenticare l’esercito delle Partite IVA che, in un Paese bloccato, non possono esercitare la propria professione. Non è ammissibile che il governo italiano e l’Unione europea lascino sole queste persone che rischiano anche di fallire,” ha continuato Dreosto.
“L’esemplare gestione della crisi del Governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e del Veneto Luca Zaia serva da esempio per tutti. Coinvolgere i sindaci, tutte le categorie economiche e sindacali, è l’ennesima dimostrazione di quanto questa giunta regionale ascolti il territorio. Ma ora è arrivato il momento che anche l’Unione europea ascolti chi è stato colpito dalla crisi!” conclude il Parlamentare europeo impegnandosi in prima persona per portare queste istanze in sede comunitaria.
NOTA: Il Fondo di solidarietà dell’Unione europea (FSUE) è nato per rispondere alle grandi calamità naturali ed esprimere la solidarietà europea alle regioni colpite all’interno dell’UE. Il Fondo è stato istituito a seguito delle gravi inondazioni che hanno devastato l’Europa centrale nell’estate del 2002. Da allora è stato utilizzato ben 80 volte in risposta a diversi tipi di catastrofi, tra cui inondazioni, incendi forestali, terremoti, tempeste e siccità. Finora sono stati erogati oltre 5 miliardi di euro a favore di 24 paesi europei.